Ancora contraddizioni sul caso di Vittorio Andrei (Cranio Randagio)

Dopo il nostro primo articolo sulle imbarazzanti incongruenze del caso  Vittorio Andrei detto Cranio Randagio, eccone un altro dove di nuovo si rovescia tutto.

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L’indagine della Procura di Roma sulla morte del rapper Vittorio Bos Andrei non è ancora conclusa. Repubblica riporta quali sono al momento gli elementi in mano agli inquirenti. I due ragazzi che hanno dormito con il cantante hanno chiamato per due volte il 118 e cercato aiuto da un vicino di casa dottore. Sul social network un messaggio rivolto ai suoi fan: “Riapre la mia pagina perché il nostro non sia un addio”

I due amici che dormivano con Cranio Randagio non sono colpevoli di omissione di soccorso. È quanto emerge dall’indagine del pm Maria Rosaria Guglielmi sulla morte di Vittorio Bos Andrei, il rapper 22enne noto per la sua partecipazione a X-Factor. La rapidità con la quale il figlio dei proprietari di casa Pierfrancesco e un altro ragazzo hanno chiamato il 118 e i loro tentativi di cercare aiuto, scrive Repubblica, dimostrano per la procura la volontà di aiutare l’amico. L’inchiesta non è ancora chiusa e al momento non risultano indagati. Per capire cosa sia realmente accaduto quella notte i pm hanno raccolto diverse testimonianze e la Procura di Roma indaga per “morte in conseguenza di altro delitto”. Intanto sulla pagina Facebook di Cranio Randagio è apparso un nuovo post, con un’immagine e la scritta: “A braccetto con la nostalgia canticchiando una mia melodia che in mezzo a sta melma mi salva e ripara da ogni diceria”. Una frase tratta dalla sua canzone ‘Vittorio come va?

“Una cena come tante”, racconta qualcuno dei presenti. Alcuni negano la presenza di droghe pesanti, altri invece, come riporta Repubblica, dicono che fossero state portate anche cocaina e metanfetamine.

Come? Addirittura siamo passati dall’avere i cellulari spenti alla rapidità delle chiamate?

La madre del cantante, Carlotta Mattiello, aveva invece lamentato il ritardo nella chiamata dei soccorsi: “Forse mio figlio poteva essere salvato, qualcuno avrebbe dovuto dire qualcosa, avvertirmi subito”. Stessa posizione degli amici storici di Cranio Randagio, che non erano con lui alla festa: “Quella mattina c’erano solo codardi. Noi avremmo chiamato mamma Carlotta” continua l’articolo.

Riassunto generale

Esattamente il contrario di quanto sostenuto dalle precedenti versioni. Anche qui non si sa nulla sui presenti, si nominano soltanto i  Pierfrancesco ( senza cognome gli altri del gruppo ). Sono brave persone, però c’erano droghe pesanti e metanfetamine. Anzi no, non c’erano droghe a sentire loro. Bene, se non  c’erano di cosa è morto Vittorio? La domanda è sempre la stessa.

Riassumendo i ragazzi erano sette come ha più volte ribadito il TG 5, mentre i giornali nominano solo questo Pierfrancesco che ribalta completamente la dichiarazione della madre di Vittorio Andrei. Viene detto tutto e il suo contrario.

“Questi codardi “come li aveva definito un vero amico di Vittorio ancora non hanno un nome ben definito.

Intanto la mamma riapre il Facebook del figlio e scrive:

Ciao Randagi,
sono andato via così in uno stupido sabato di Novembre, poco importa come o dove, o forse si.
Quello che davvero importa è il viaggio che abbiamo condiviso insieme fino ad ora.
Ho portato via con me pezzi di anima di ogni persona che ho incontrato, lascio a voi in cambio tutto quello che vorrete trovare nelle parole che ho scritto in questi anni e nella mia musica.
Riapre quindi la mia pagina perchè il nostro non sia un addio, anche se non è qui che davvero mi troverete, ma in quella nota che ancora vibra nei nostri cuori.

In attesa di qualche notizia più chiara…

David

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