Il numero sette – è una casualità che le note musicali dominanti siano proprio in questo numero?
Per capire la profondità di questo numero e che non sia una casualità che i toni maggiori siano SETTE desideriamo collegare i seguenti fatti derivanti dalla storia e dall’esoterismo. Possiamo capire come effettivamente queste conoscenze possano ampliare la nostra conoscenza interiore ed allargare i nostri orizzonti musicali.
Prima di addentrarci nelle differenze tecniche delle diverse scale esistenti vorremmo prima esaminare il numero sette in quanto rappresenta ben più di un numero. Infatti non ha solo valenza matematica ma RAPPRESENTA una serie di eventi.
Matematicamente il sette è il numero primo più alto divisibile solo per se stesso. Rappresenta quindi una unicità e un dominanza sul numero stesso. Già questa affermazione, per chi è digiuno di argomentazioni dal punto di vista esoterico, rappresenta uno spunto di riflessione. Infatti nell’utilizzo del numero sette vi e ’un riflesso nel suo uso che rappresenta UNICITA’ nella sua espressione. Si usa il termine “dominanza” in quanto superiore su gli altri numeri come PRIMO NUMERO DISPARO divisibile solo per stesso. Questo significa che non può essere generato da numeri fattoriali.
La scuola Pitagorica chiamava il SETTE AMITOR (SENZA MADRE) formato unicamente da una somma di numero pari, il QUATTRO e da un numero dispari sacro il TRE. Il sette era ”veicolo di vita ” in quanto formato dal quattro che rappresenta AZIONE+MATERIA+FEMMINILE aggiunto al tre che rappresenta esotericamente SPIRITO+MATERIA +MASCHILE.
Significa che un numero che detiene in se stesso una componente sia maschile che femminile e pertanto unico, sacro e soprattutto immobile e dominante. Il valore sacrale di questo numero è determinato dall’essere composto dall’unione del ternario e del quaternario. Questo è un binomio che, nella tradizioni esoterica, costituisce il segno del divino.
In questo modo il simbolismo divino, cioè il tre, e il simbolismo dell’universalità, cioè il quattro, si sono uniti in un’unica dimensione, in cui il mondo spirituale e il mondo fisico sono destinati a convivere.
Il numero sette nella storia
Gli Egizi fondarono una strutturazione matematica sul numero sette che derivano dall’astrologia in quanto: riconoscevano l’esistenza di sette pianeti o razze diverse da quelle umane (come poi facevano a saperlo chissà) e dividevano le fasi lunari in sette parti. La divisione della “SETTI-MANA” che noi abbiamo comunemente accettato fin da bambini è una suddivisione del tempo in sette parti.
I nomi dei sette giorni anche questi hanno origine sacre. Cambiando continente i Cinesi adoravano i sette spiriti, i Giapponesi i sette genii della Felicita’, i Rig-Veda parlano di sette razze dominanti sulla superficie della terra di cui cinque estinte ( due ancora in divenire) ed altre sostituite. Nell’antica Mesopotamia si credevano che il mondo era dominato da sette deità cosmogoniche. I sette saggi accostati agli Dei al Pantheon babilonese sono sempre sette. Nella tradizione sempre egizia Thoth emana sette raggi dalla sua corona di luce o disco solare. Il Dio Bacco aveva sette raggi, i Caldei innalzavano torri a sette a piani.
Il numero sette viene definito anche un numero profetico.
Nella cultura popolare si dice che i settimi figli dei settimi figli hanno poteri soprannaturali. Gli antichi astronomi conoscevano sette macrocosmi, il cui movimento poteva influenzare il destino umano. Essi attribuivano un significato mistico al fatto che ognuna delle fasi lunari duri sette giorni. Nella Bibbia il numero sette assume una grande importanza ed un grande valore. Nella Genesi il settimo giorno il “Signore-Dio-Sovrano”- si riposa mentre la Grande Bestia dell’Apocalisse ha sette teste. Esso è utilizzato settantasette volte, e Gesù dice di “perdonare il prossimo settantasette volte sette”.
I Caldei pensavano che questo numero fosse sacro e lo avevano consacrato a due divinità del sole. Il numero sette è anche il numero dei pianeti e delle loro divinità, il numero dei vizi capitali. Sette sono i Sacramenti e i doni dello Spirito Santo, sette sono anche i segni della Passione di Cristo. Secondo le tradizioni popolari ogni sette anni la vita di una persona subisce un cambiamento, una sorta di passaggio da uno stato all’altro. Dal punto di vista negativo, ricordiamo la superstizione basata sulla rottura di uno specchio, che causerebbe sette anni di disgrazie. Nella cosmologia degli antichi Egizi il sette corrispondeva esotericamente alla vita eterna.
Anche al di fuori delle religioni ebraiche e cristiane il sette è un numero divinatorio: “le sette fatiche di Ercole”, “il mostro dalle sette teste”, “i sette colli su cui sorse il villaggio di Rumon” (Roma), e proprio per dargli natali divini “i Re di Roma furono sette” (impossibile per la realtà storica in quanto la Monarchia romana, dal 753 a.C. al 509 a.C., divisa in sette darebbe un periodo medio di regno di 35 anni, pari quasi alla vita media di un umano dell’epoca, cioè 40 anni). Le sette vacche grasse (abbondanza) e le sette magre (carestia) sognate da Giuseppe potrebbero configurarsi come cicli della natura stabiliti al di fuori della portata della mente umana. La carica di Presidente della Repubblica (proprio per dare autorità quiritica ad essa) dura sette anni.
Il sette per la personalità umana
Parlando di chi ha come numero dominante il 7 ( sia nella data di nascita che nel tema natale)
– Pensatore ed idealista, il 7 è l’individuo che analizza le situazioni passate ed è pronto ad affrontare la vita con coraggio. E’ un personaggio silenzioso e meditativo che si sente disturbato dal rumore e dalla folla. Per questo motivo tende ad isolarsi, per dare spazio alla sua fantasia creativa di vagare alla ricerca della perfezione. Possiede un intuito ed una natura analitica piuttosto rare che fanno di lui un profeta in grado di prevedere gli eventi futuri. Sa comprendere molto bene la natura umana, e non è facile trarlo in inganno, dato che non si ferma alle apparenze, ma va al di là degli eventi nel profondo delle situazioni. Essendo un introverso, egli resta un mistero per molti. Non accetta le idee convenzionali, ma di solito cerca le sue che, spesso, ritrova nella cerchia di tradizionali istituzioni educative e religiose. Il 7, però, deve porre attenzione alla propria introversione: deve imparare a prestare ascolto alle idee degli altri, ai loro consigli, e non deve permettere ai suoi modi distaccati di allontanarlo troppo da coloro che ama.
Non è quindi una casualità che le note musicali dominanti siano proprio in questo numero in quanto rappresentano delle vibrazioni dominanti sul nostro Universo e nostro piano di realtà.
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