Il trio italiano dei Magic Door esordisce con un disco di musica esoterica molto intenso
The magic Door è la porta per un salto nell’amore per la musica e l’alchimia
Il trio The Magic Door, formato da Arthuan Rebis, Giada Colagrande e Vincenzo Zitello hanno presentato un disco con un forte accento esoterico. Il platter è facilmente associabile alla musica esoterica per il contenuto dei testi e del viaggio alchemico abbinato a quello astronomico ed astrologico creando una coordinata generale essoterica.
Commercialmente parlando, la splendida voce di Giada abbinata alla chitarra acustica ci ricorda vagamente gli splendidi dischi di Ritchie Blackmore con sua moglie alla voce, in particolare a ‘The secret voyage’ anche se i riferimenti potrebbero essere casuali. Infatti le tracce sono lente e ben calibrate, tra voce, arpa, viole e contrabbasso e l’atmosfera descritta ben si addice ad un viaggio interiore. I richiami del platter sono musicalmente una coesa melodia neoceltica di stampo non solo nordico.
Le 7 epigrafi della porta e i ritornelli dei 7 brani centrali sono sovrapposte. Ad ogni epigrafe corrisponde un pianeta: Saturno, Giove, Marte, Venere, Mercurio, il Sole e la finale V.I.T.R.I.O.L. con il suo grande valore trasmutatorio alchemico. Inoltre il riferimento alla porta magica tra origine della storia della residenza di Villa Palombara del marchese Massimiliano Palombara qui di seguito esposta.
La storia della porta Alchemica e del Pellegrino
Nel 1802 l’erudito Francesco Girolamo Cancellieri raccontò la leggenda della Porta Alchemica. I protagonisti della vicenda sono il Marchese Palombara ed un misterioso pellegrino. Una mattina, nel giardino del nobile Palombara penetrò uno sconosciuto intento a raccogliere erbe. Ne cercava una in particolare, capace, secondo la leggenda, di produrre l’oro. L’uomo, condotto innanzi al Marchese dalla servitù della villa, dichiarò d’essere un alchimista e di poter dimostrare la realizzabilità della trasmutazione dei metalli in oro. Il Marchese Palombara, sedotto dalle parole del pellegrino, gli garantì l’accesso al proprio laboratorio alchemico. L’uomo, dopo aver dimostrato una maestria tale da lasciare attonito il Marchese, chiese ospitalità per la notte in una camera nei pressi del laboratorio, così da poter controllare lo svolgimento del complesso processo alchemico. Promise inoltre che, ad opera ultimata, avrebbe risposto alle domande del Marchese, che per il momento però avrebbe dovuto garantirgli solitudine e quiete. Il mattino seguente il Marchese Palombara, impaziente di apprendere di più circa l’esito dell’esperimento, bussò dapprima alla porta chiusa del laboratorio e successivamente alla porta della stanza affidata all’ospite, senza ottenere alcuna risposta.
Il pellegrino in questione era l’alchimista Francesco Giuseppe Borri. Il mattino seguente scomparve per sempre attraverso la porta lasciando una serie di pagliuzze d’oro e una serie di segni – epigrafi su dei fogli. Così il marchese Palombara incise questi segni sulla porta.
Ecco quindi il significato della copertina di questo disco.
La copertina del disco
Il disco è pervaso dualmente tra l’amore per la storia alchemica e la musica fatta con sentimento. Tracce di pura melodia intrecciata a calde atmosfere da gustare nella calma della mente. I riferimenti fatti sono molto profondi, calibrati e ben descritti. Un disco di controtendenza, lontano dal clamore commerciale imposto con un forte carattere di ricerca verso argomenti importanti per la nostra esistenza.
La formazione e i riferimenti ufficiali
Giada Colagrande: voceArthuan Rebis: voce, chitarra, nyckelharpa, esraj, hulusi, sequencer
Vincenzo Zitello: arpa celtica, viola, lama sonora
Nicola Caleo: percussioni
Video a cura di Giulio Donato e Giada Colagrande
Sito: http://www.themagicdoor.net
Facebook: https://www.facebook.com/themagicdoormusic
Youtube: https://www.youtube.com/channel/UCGiWWomKY_IeLpHYGgxDKrA
Acquisto consigliato da Musicaeanima!