La birra è Champagne e le magliette sono di filo d’oro ai concerti?

Uno va al concerto della band preferita, sborsa 90 euro di biglietto, più spese di trasferta, albergo e poi cosa al suo interno?

E’ giusto e legale approfittarsi così dei fan?

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La follia delle società che gestiscono gli affari dentro i concerti oramai ha rasentato l’usura. Invece di essere accomodanti verso chi spende cifre veramente elevate per vedere il suo gruppo preferito, lo sfruttamento commerciale è veramente esagerato.

Listino Prezzi medi 2019

Birra 7.00 Euro (33 cl)

Acqua 3.00 Euro  (25 cl)

Kway 5.00 Euro

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Immagine d’esempio

Magliette standard 30.00 Euro

Maglietta tipo Baseball 50.00 Euro

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Fermo restando che il merchandising originale ha avuto sempre dei prezzi esagerati, il costo dell’acqua è fuori controllo come quello della birra. Non si tratta del prezzo in se ma di come si rapporti allo sfruttamento continuo verso i fan.

Per vedere un concerto lontano da casa i costi sono molti: viaggio, biglietto, albergo e pasti. Se vogliamo fare due conti una giornata così per un ragazzo medio di vent’anni non è affatto sostenibile. Ricordiamo che anni indietro vedere un concerto costava una ventina di euro ovvero molto poco. Oggi le cifre d’ingresso sono molto più costose.

L’acqua ai controlli viene o sequestrata la bottiglia grande da 1,5 lt oppure viene tolto il tappo per la bottiglia piccola da 25 cl. Tutto questo in nome di quale sicurezza? La massa che si è vista all’Ippodromo di Milano per i Metallica, mal gestita, è un’evidente contraddizione di fondo che cerca solo di sfruttare fino alla fine delle persone che amano una band, desiderano sentirla e vederla dal vivo. Il Governo dovrebbe in teoria monitorare queste attività che sono pubbliche con strutture che accolgono un elevatissimo numero di fan. Putroppo la situazione in Italia è questa, la speranza che qualcuno provveda.

I fan italiani sarebbero molto più felici di ascoltare musica dal vivo se le condizioni fossero più normali. E’ legale tutto questo che sta accadendo? La situazione non è ovviamente solo per i Metallica, è tutto l’intero sistema che si muove in questo modo.

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2 pensieri su “La birra è Champagne e le magliette sono di filo d’oro ai concerti?

  1. Pur abitando non lontano mi sono perso l’evento ma ho ben presente il concetto che vuoi esprimere.
    Prima di tutto penso sia doveroso dividere la questione biglietto dal resto.
    Per quanto riguarda il prezzo del biglietto possiamo dire -senza creare scandalo- che le band e i loro management cercano di rifarsi dei soldi persi a causa della pirateria, all’insegna dello “scarica pure gratis, tanto ci vediamo sotto il palco”.
    L’organizzazione degli eventi invece è ed è sempre stato (come giustamente facevi notare) un problema enorme in Italia, per costi stratosferici e sicurezza ai minimi termini. Ricordo bottigliette d’acqua pre-euro vendute a 5.000 lire fuori dal forum di Assago, che nemmeno nel deserto le avresti pagate tanto.
    In tutto questo scempio mi chiedo se sia così difficile confrontarsi e imparare da chi gestisce festival giganteschi come Wacken in Germania o Sziget in Bulgaria, non saranno perfetti nemmeno loro ma sicuramente meglio attrezzati dei nostri Milano o Firenze.
    Mi manca tanto la ‘vecchia’ Barley Arts…

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  2. Ciao J. Il problema è tecnicamente separato tra l’organizzazione del concerto, il prezzo del biglietto e il discorso della pirateria. Tuttavia è un problema UNICO di chi ascolta musica. A Milano abbiamo assistito a tanti concerti non solo a San Siro ma quello che si è visto l’altra sera è stato decisamente impressionante. A livello organizzativo è stato un incubo entrare ed uscire con file chilometriche sotto la pioggia. L’acqua era praticamente sequestrata tutta e meno male che non facesse caldo altrimenti erano 3 euro a bottiglina. L’acqua è un bene di consumo primario, se vuoi speculare sulla birra. fallo, se vuoi speculare sulle magliette, fallo ma l’acqua no. Ci sarebbero delle leggi per il consumo e la disponibilitò dell’acqua in luogo pubblico ma pare che sia ben dimenticato dagli organizzatori. Per quanto riguarda i concerti e il prezzo di ingresso, ad esempio pochi anni fa con un prezzo inferiore si partecipava ad una giornata intera tipo Heineken Jammn Festival o Gods of Metal dove uno poteva ascoltare un mucchio di band. Ogg una band quotata si fa pagare queste cifre ma non credo che sia corretto. Il problema che questi concerti sono diventati uno scempio dall’inizio alla fine e la passione della musica viene ingurgitata da questo sistema che se ne sbatte dei fan.

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