La famiglia di Richey Edwards trova “nuove prove vitali” per il ritrovamento dell’estroso cantante
“Questo cambia tutto”
La famiglia del chitarrista e paroliere dei Manic Street Preachers scomparso Richey Edwards ha rivelato di aver svelato “nuove prove vitali” nella sua scomparsa.
Edwards è scomparso all’Embassy Hotel nel centro di Londra il 1 ° febbraio 1995 all’età di 27 anni. La sua auto è stata trovata vicino al Ponte di Severn poco dopo. È stato dichiarato ufficialmente “presumibilmente morto” nel 2008, sebbene ci siano stati una serie di presunti avvistamenti del chitarrista in tutto il mondo dalla sua scomparsa. Aveva sofferto una lunga battaglia con la depressione. Sua sorella Rachel Elias ha continuato a fare campagne a favore delle persone scomparse nella sua ricerca di Edwards. Ora, afferma che le nuove prove hanno portato la verità sulla sua posizione.
“Ci hanno detto che Richard ha attraversato il ponte alle 2:55 pm”, ha detto a ITV. “E abbiamo la ricevuta del casello che dice 2:55. Così siamo stati indotti a credere che ci fosse una finestra di otto ore tra il suo tempo di partire dall’hotel per attraversare il Ponte nello stesso giorno. “Ma da allora è venuto alla luce rintracciando la persona che sono passate con le macchine [del tempo di registrazione del ponte] e facendo indagini”.
” L’ultima incisione di Edwards è stata il capolavoro del 1994 di Manics “The Holy Bible”, anche se in seguito hanno rivisitato i testi che ha lasciato per l’acclamato “Journal For Plague Lovers” del 2009.
I Manics mi piacciono molto, sono un loro estimatore da sempre.
Si dice che a Cardiff, città natale di Edwards si mormori che lui sia in un kibbutz in Israele e che non voglia saperne di farsi trovare, e che avesse una zia che come lui decise di scomparire ad un certo punto della sua vita perché voleva stare da sola e non essere più cercata.
Insomma una “caratteristica” di famiglia.
Depistaggio? Può essere, fatto sta che questa storia delle rockstar morte tutte a 27 anni non regge davvero più così cone viene narrata.
La domanda da farsi però è sempre “cui prodest”? Chi ci avrebbe guadagnato dalla scomparsa di Edwards?
Tante domande insolute perché nel suo caso nemmeno io sono mai riuscito a capire cosa potesse esserci sotto, non sono mai riuscito a scoprire granché nella sua storia/vita.
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E’ un caso molto complesso effettivamente…
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