Dopo aver preannunciato per tre anni di fila i vincitori di Sanremo già dalle serate del giovedì, quest’anno ci estendiamo con le profezie per il prossimo decennio
Cosa succederà musicalmente nel mondo da oggi fino al 2030? Vediamo qualche opzione.
Vivremo in un mondo veramente post-genere? Il genere fluid ovvero confusionario a livello sessuale continuerà ad infarcire i video musicali. Con quali modi nuovi e potenzialmente infernali potrebbe la tecnologia dettare i parametri dell’arte? Non abbiamo risposte sicure ma abbiamo molti indizi.
Spotify sarà la più grande etichetta musicale. Sembra brutto ma la popolazione mondiale preferisce un file anonimo piuttosto che acquistare un cd con immagini da sfogliare o bei vinili. Di controtendenza gli amanti della musica su supporto reale ameranno di nuovo gli LP tanto che usciranno una serie incredibile di remaster, specie degli anni ’90. Spotify assorbirà pian piano i classici contratti delle case discografiche.
Allo stesso tempo, gli MP3 sperimentano un risveglio cult tra i fan più giovani che desiderano qualcosa di “reale o perlomeno una via di mezzo tra l’irreale e la vita di ogni giorno”.

LiveNation / Ticketmaster acquisterà Eventbrite, si fonderà con AEG e alla fine controllerà circa il 95 percento di tutti i locali di musica e festival in America. Da noi in Italia con Ticketone lo stesso insieme l’apparato di marketing globale della F&P.
Apple inizierà una concorrenza spietata a Spotify vendendo dei supporti per telefoni con licenze abbinate a dei singoli di case discografiche legate al marchio della mela. You Tube aumenterà le tariffe ed allora il nuovo servizio di Instagram musicale permetterà una sezione specifica musicale gratis.
I progressi nella tecnologia della clonazione consentirano di quadruplicare dimensioni e potenza armonica per band che non sapranno nemmeno suonare. Invece di frequentare DJ set, molte persone guarderanno i singoli su TikTok. Il concerto si vedrà su licenza Tik Tok poi si andrà ai concerti. I cloni dei cantanti aumenteranno e non si distiguerà più il cantante vero da quello ricostruito al computer. I Live costeranno sempre di più, lo stesso i gadget reali e fisici.
Le case discografiche emetteranno una loro criptovaluta riconosciuta a livello internazionale, abbinata alle legali, già circolanti, Stellar XLM, XRP, sconvolgendo i mercati globali e creando una manna per i primi investitori. Gli acquirenti privati di tali criptovalute otterranno sconti per gli acquisti musicali ovviamente.
