La thrash band canadese torna con un bel colpo ma stavolta ha rischiato davvero
E’ possibile fare un disco copiando se stessi?
La recensione di ‘Ballistic, Sadistic’
Togliamo ogni dubbio e facciamo una precisazione: Jeff Waters sa scrivere dei riff memorabili. La tecnica e la velocità sono una sua pregorativa ma per creare un buon album oggi servono altre capacità. Jeff rappresenta gli Annihilator. La band è una sua idea, un suo brand. Jeff Waters scrive, crea e sceglie i musicisti di volta in volta. Significa che formazione è praticamente diversa. Sono esecutori, session men che provano a mettere in musica quello che Jeff pensa.
Se non avete mai ascoltato gli Annihilator troverete davvero vario il cambiamento dei cantanti e della ritmica. Gente di prima scelta, assoluta, perfetta, macchine dei click pressochè perfette. Ma non sono compositori. Non sono neanche amici. Sono esecutori. Questo si riflette nei dischi del combo canadese. Non c’è niente da fare, una band coesa si riconosce eccome. Premesso questo, veniamo all’ultima fatica dei nostri, ‘Ballistic, Sadistic”.
L’unica cosa che Jeff Waters e altri hanno fatto negli ultimi anni è aggiungere un elemento di aggressività e pesantezza che mancavano ai loro vecchi classici. La tecnicità di tutto è sempre stata lì, anche se le cose sono state in qualche modo semplificate negli anni ’90 ma Jeff ha preso questa direzione.
Con ‘Ballistic, Sadistic’, gli Annihilator fanno un passo avanti nel thrash come definizione del genere ma arretrano moltissimo per la composizione. Gli elementi distintivi, che si trovano in particolare in molte delle prime versioni, vengono ascoltati istantaneamente e, sebbene non sia qualcosa di completamente nuovo, idee e simili usati in precedenza, qui sembra quasi che siano la base dell’intero album. Questo non vuol dire che si tratti di una fregatura, al contrario, le canzoni sono scritte in modo tale che la band suoni semplicemente come gli Annihilator, quadrati, serrati, veloci e anche catchy in alcuni momenti. Chi ha familiarità con il suono delle band saprà di cosa sto parlando, la cosa divertente è che hai quasi voglia di sentire gli Annihilator come la prima volta. Un peccato davvero perchè da solo questo disco piace, incastrato nella discografia dell’appassionato degli Annihilator e del thrash in generale, no.
TRACKLIST
- Armed To The Teeth
- The Attitude
- Psycho Ward
- I Am Warfare
- Out With The Garbage
- Dressed Up For Evil
- Riot
- One Wrong Move
- Lip Service
- The End Of The Lie
Musicaenima.com
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