In uscita da pochi giorni il nuovo disco dei Sepultura ‘Quadra’
Un album avvincente, innovativo e dettagliato nella produzione ne fanno un nuovo entusiasmante capitolo della rinnovata band brasiliana
Recensione
La cosa è strana. Un disco di thrash metal confinante con il death metal può essere ancora innovativo? La risposta è sì e se il disco ha sorpreso noi, potrebbe farlo anche con voi. I Sepultura ha sempre avuto un’arma segreta e il suo nome è Andreas Kisser. Il chitarrista non è mai stato il front-man o il volto del gruppo ma è il suo approccio tribale/metallico unico alla formula del thrash metal ha reso i Sepultura interessanti dal punto di vista compositivo.La band brasiliana erano l’anima dei fratelli Max e Igor Cavalera. Dopo essersi separati da Kisser, i fan non hanno riconosciuto nel nuovo combo trasformato da Andreas la rabbia feroce dei primi dischi. Invece ‘Quadra’ si tuffa nel profondo della musica con la sinfonia, un’enorme produzione e un suono più quadrato di quanto i Sepultura abbiano mai fatto prima. Avete letto bene, sinfonia. Le parti orchestrali ricordano gli esperimenti primordiali dei Mekong Delta.
I nuovi elementi entrano subito in ‘Isolation’. La produzione monolitica si mixa con le parti più selvagge della canzone, rendendole degne di una grande band. Un riffing alla Slayer mostra la velocità come arma di apertura di un disco insospettabile. Il momento migliore arriva proprio nel mezzo, ‘Raging Void‘ è una canzone che tutti i fan di Sepultura dovrebbero già ascoltare, ripercorre i loro giorni di gloria del disco Roots ma crea anche un nuovo giro di ruota, quasi alla Gojira ed alcune idee più vecchie diventano particolari. Il batterista Eloy Casagrande è stato una straordinaria scoperta per il gruppo nel 2013. Qui compone la sua migliore performance di sempre: un attacco poliritmico che è sia imprevedibile che follemente accattivante. Combinata con il suono monolitico di Andreas Kisser è un’ottima traccia.
‘Guardians of Earth‘ mostra la lunga storia d’amore di Andreas Kisser con il metallo melodico svedese e con la chitarra acustica. Potevamo pensare che era una demo perduta da tempo degli In Flames del disco ‘ The Jester Race’. ‘Fear, Pain, Chaos, Suffering‘, la traccia di chiusura di Quadra, è il culmine di tutto ciò che rende questo album diverso. Con una performance trascendente di Emmily Barreto dei Far From Alaska è la canzone che metterà maggiormente alla prova la pazienza dei fan. Le raffinate sezioni sinfoniche sono una cosa ma il thrash qui si evolve. ‘Agony of Defeat‘ è un ulteriore salto del cantato sopra a delle ritmiche serrate circondato da cori sinfonici degni di un colossal cinematografico. Il ritmo accelera nel finale per introdurre il solo di Kisser e tutto questo rende la canzone innovativa con I maiuscola.
‘Capital Enslavement’ suona infatti come una traccia di Chaos A.D. e Derrick Green non fa rimpiangere Max Cavalera. I fan della vecchia scuola estrema dovrebbero ascoltare ‘Ali’, ‘Autem‘ e ‘The Pentagram’, una traccia strumentale che mette in mostra la musicalità inaspettata del combo brasiliano.
Tracklist
- Isolation
- Means to an End
- Last Time
- Capital Enslavement
- Ali
- Raging Void
- Guardians of Earth
- The Pentagram
- Autem
- Quadra
- Agony of Defeat
- Fear, Pain, Chaos, Suffering
Quadra è un disco spiazzante, maturo, prodotto a dei livelli mai visti prima nell’ambito del thrash metal, mai noioso con la musicalità a tratti complessa e in altri selvaggia. Un mix finale che rende questo disco un acquisto anche per chi non ha mai ascoltato la musica estrema.
Musicaeanima.com
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