In uscita il nuovo sorprendente disco dei Katatonia
Raffinate armonie lontane dalle origini in ‘City Burials’
Recensione
Le cose cambiano, per tutti, anche per le band. Se questo potrebbe essere un difetto per molti, per altri rappresenta solo un vantaggio. Come l’evoluzione musicale che fecero i Paradise Lost. I Katatonia 2020 fanno un salto non indifferente e in maniera vincente. I Katatonia erano in prima linea in quell’interessante punto d’incontro tra il doom e gli stili black metal che sono esplosi all’inizio degli anni novanta e da tre decenni rendono la loro musica dark metal unica. Gli svedesi non furono mai puristi, comunque. Si sono trasformati da un’entità black a nuova vita. Sono trascorsi quattro anni da “The Fall of Hearts” del 2016 e l’attesa è valsa la pena dato che il nuovo long player, “City Burials”, offre tutto ciò che i follower di lunga data vorrebbero.
“The Winter of Our Passing“, ad esempio, è correttamente guidato dalle abilità percussive di Moilanen. Altrove, “Behind the Blood” mette in mostra con forza le linee di basso potenti e incisive di Sandin, è una delle canzoni con il suono più metal dell’album. Anders Nyström e Roger Öjersson, il lavoro di chitarra rigoglioso e stratificato, costruiscono pareti di suoni scintillanti di tutto “City Burials”, e le loro parti si rincorrono giocosamente l’una sull’altra su “Flicker“. In modo affidabile come sempre, la voce rilassante di Renkse è immediatamente accattivante, sia che stia dolcemente firmando la breve traccia “Lachesis“, al pianoforte, con voci armonizzate di gamma medio-alta o quando sta cantando animatamente le linee vocali, piegando le note sul groovy di “Rein“.
I Katatonia versione 2020 sono praticamente irriconoscibili dalla loro prima forma di trent’anni fa. Gli svedesi non sono più una band metal ordinaria, in realtà, ma sono sicuramente metallici nello sviluppo di un prog rock unico, emozionante e dark. “City Burials” li mette in mostra nella migliore forma della loro carriera.

Tracklist
01. Heart Set to Divide
02. Behind the Blood
03. Lacquer
04. Rein
05. The Winter of Our Passing
06. Vanishers
07. City Glaciers
08. Flicker
09. Lachesis
10. Neon Epitaph
11. Untrodden
12. Fighters
Un grande e spiazzante ritorno.
Musicaeanima.com
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Mitici Katatonia che ho avuto la fortuna di vedere live a Dublino nel 2009 o 2010, non ricordo, devo riguardare le foto sul pc.
Ho quasi tutti i loro album.
Jonas Renkse è di una timidezza e di una gentilezza uniche, ci ho parlato dieci minuti e nonostante fosse notte inoltrata e fosse stanco dopo quasi due ore di concerto -in un locale non tanto grande- si è avvicinato goffamente ai fan e si è lasciato fotografare con i capelli rigorosamente davanti agli occhi ahah
È un gigante, e nemmeno io scherzo in quanto ad altezza!
Ah che bei tempi quelli, concerti memorabili che chissà se torneranno mai più…
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