The Chemical Brothers ‘No Geography’
La struttura molecolare dei vari album dei Chemical Brothers ha in genere assunto più forme, odissee psichedeliche in rave retrò oppure sparse incursioni nel pop-rock , hip-hop assistite da rapper e sapori british-rock
E’ vero questo disco ci era sfuggito, facciamo ammenda. Eppure i Chemical Brothers sono un tassello importante per la musica odierna. La struttura molecolare dei vari album dei Chemical Brothers ha in genere assunto una delle due forme: sfacciate, odissee psichedeliche in rave retrò oppure sparse incursioni nel pop-rock , hip-hop assistite da rappe e sapori british-rock. I pro e i contro di entrambi gli approcci sono evidenti nella carriera decennale di Tom Rowlands e Ed Simons. A parte l’esplosione di ‘Surrender’, alla fine di un secolo, la rocktronica boombastica della prima uscita del duo ora sa di un certo gusto; per quanto riguarda la triste e pesante serie dei Chemical Brothers degli anni 2000 – che includeva canzoni su Osama Bin Laden e in particolare una canzone intitolata “No Path to Follow” – meno si dice, meglio è. Sì, perché tutti i geni hanno dei momenti di down compositivo e non c’è nulla di male.
Una delle sorprese più piacevoli di questo decennio, quindi, è stata guardare Rowlands e Simons raggiungere il tipo di redenzione critica che è stata dimostrata fin troppo rara per i sopravvissuti alle mode del big-beat e dell’elettronica che presagivano l’EDM. (la leggenda narra che “Da Funk” di Daft Punk sia decollato come singolo solo dopo che Rowlands e Simons hanno iniziato a mandare in onda nei set da DJ). Dal 2010, ha riconfermato efficacemente la coppia come maestri della trascendenza basata sui beat e potrebbe essere il miglior album dei perchè rientra in un ciclo di spin che induce la trance, il lavaggio cervellotico finale che ne risulta possiede una lucentezza perfettamente immacolata. Un disco che ci piace nel suo complesso e che rispolvera la genialità dei nostri.
Tracklist
- Eve of Destruction – 4:40 (Thomas Rowlands, Edward Simons, Aurora Aksnes, James Calloway, Leroy O-Neil Jackson Jr., NENE)
- Bango – 4:07 (Thomas Rowlands, Edward Simons, Aurora Aksnes)
- No Geography – 3:10 (Thomas Rowlands, Edward Simons)
- Got to Keep On – 5:16 (Thomas Rowlands, Edward Simons, Peter Brown, Robert Rans, Robert McKuen)
- Gravity Drops – 4:30 (Thomas Rowlands, Edward Simons)
- The Universe Sent Me – 6:03 (Thomas Rowlands, Edward Simons, Aurora Aksnes)
- We’ve Got to Try – 3:35 (Thomas Rowlands, Edward Simons, Richard Pegue)
- Free Yourself – 4:21 (Thomas Rowlands, Edward Simons, Diane di Prima)
- MAH – 5:36 (Thomas Rowlands, Edward Simons, William Michael Lewis, Laurin Martin Rinder)
- Catch Me I’m Falling – 5:28 (Thomas Rowlands, Edward Simons, Simon Philip Raymonde, Stephanie Dosen, Mike Hanks)
Musicaeanima
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The Chemical Brothers sono un gruppo che apprezzo molto e soprattutto apprezzo la loro evoluzione.
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Si è vero anche se da molti non è stata compresa, grazie per il commento!
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