Terrorvision ‘Regular urban survivors’ Reissue

 I Terrorvision crearono un disco rock assolutamente fresco e divertente a  differenza del monicker della band

‘Regular urban survivors’ è un platter ancora godibile

Il senso dell’umorismo e dei doppi sensi non erano mai mancati ai Terrorvision. Se il nome del monicker poteva apparentemente richiamare band di metal estremo, per loro era in realtà l’inverso. Infatti gli atteggiamenti umoristici della band contagiavano le loro copertine, i loro testi e i loro video. Usciti nel periodo più fiorito del grunge, dove la disperazione aleggiava nei testi dei vari Nirvana dell’epoca, loro si proposero con questo platter contrario alla moda.

Seguendo l’indubbio successo di “How to Make Friends and Influence People“, i Terrorvision hanno raggiunto il loro picco della carriera con “Regular Urban Survivors” del 1996. Rimanendo sintonizzati con l’umorismo che la band ha infuso in tutta la loro musica, il progetto è stato spinto nella promozione come una colonna sonora di un film fittizio in stile James Bond.

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Le locandine dell’epoca in stile film

C’è un sacco di umorismo nel rock groove che la band ha perfezionato nei loro dischi precedenti fino a questo piccolo gioiello. Il disco ha dei riff sbarazzini ed allo stesso tempo dei testi intelligenti. C’e’ l’inno alla sbronza in in ‘If I Was You ‘ e l’arrivo degli alieni in ‘Conspiracy’. Insomma tutto quello che cominciava a risultare depressivo i Terrorvision lo rovesciarono con un disco godibilissimo ancora oggi. ‘Enteralterego‘ ha forse il testo più delirante ma divertente di Regular Urban Surivivors seguita dalla quasi brit-pop ‘Superchronic’ con i wha-wha grunge dell’epoca.

 

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La copertina del disco

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Il retro del cd

Tracklist

  1. “Enteralterego” – 3:21
  2. “Superchronic” – 2:50
  3. “Perseverance” – 3:11
  4. “Easy” – 3:10
  5. “Hide the Dead Girl” – 3:03
  6. “Conspiracy” – 3:15
  7. “Didn’t Bleed Red” – 4:10
  8. “Dog Chewed the Handle” – 2:50
  9. “Junior” – 3:29
  10. “Bad Actress” – 4:12
  11. “If I Was You” – 2:02
  12. “Celebrity Hit List” – 3:05
  13. “Mugwump” – 3:39

Passando tra qualche chitarra acustica, i fuzz alla Oasis, qualche tratto punkeggiante leggero e i cori dei ritornelli, c’è un’aria di freschezza compositiva in tutto il disco. Nel complesso si tratta di una raccolta di brani hard-rock, divertente ed estremamente orecchiabile. Acquisto consigliato!

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