La Nasa ed alcuni esperimenti (veri) sul suono

Se pensate che la NASA faccia solo esperimenti nello spazio, non leggete quello che segue. La NASA effettivamente fa dei test ma si concentra molto su un preciso argomento: il suono!

 

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L’esperienza di Tom Danley e le sue teorie…

“Sono un ingegnere acustico. Per circa venti anni ho lavorato per l’Intersonics Inc., una compagnia che sviluppava hardware sperimentale di volo spaziale per razzi, sonde e Space Shuttle. Dato che tutto il lavoro della compagnia per la NASA riguardava il campo dell’acustica, siamo stati tra i primi ad avere a disposizione una macchina TEF multi-modale, un macchinario in grado di misurare le risonanze negli ambienti.

Essendo il principale “uomo acustico” dell’Intersonics, usavo la TEF per misurare le risonanze sui carichi utili nel volo spaziale e per localizzare falle in blocchi di cemento. Sviluppavamo anche nuovi puntatori per levitazione acustica (o sonica n.d.r.) generata da due onde sonore contrapposte e un altro per produrre il bang sonico. Durante il mio lavoro all’Intersonics, una società di produzione documentari chiese di filmare il processo di levitazione acustica impiegato dal nostro hardware di volo spaziale. La dimostrazione ebbe successo e fu inserita nel documentario “Mistery of the Sphinx”, con Charlton Heston. Durante la lavorazione, feci una battuta al produttore sulla possibilità di andare in Egitto e misurare la risonanza acustica delle Piramidi. Qualche anno dopo, lo stesso produttore mi chiamò inaspettatamente per chiedermi se ero ancora interessato a scoprire perché l’interno delle piramidi “possedesse un’acustica così particolare e bizzarra”, in quanto volevano realizzare un documentario sull’argomento.

Mi portai in Egitto due sistemi di altoparlanti per produrre toni di prova; uno per le frequenze superiori a 100Hz ed un altro per quelle inferiori. Ambedue erano sigillati insieme con un amplificatore di potenza, il mio fido TEF 12, un microfono B&K e un accelerometro. Il primo giorno andammo a controllare la Grande Piramide e l’area dove saremmo entrati.

Scelsi un punto nella Camera del Re dove posizionare la fonte sonora e piazzai il
microfono di registrazione su quello opposto.

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…Applicai la prima gamma di frequenze partendo da 200Hz, arrivando a 10Hz, un livello confortevole. Intorno a 90Hz, osservai una forte risonanza ambientale e modulando a 1.1Hz/sec si produceva della vera energia. Quello che fece alzare e correre tutti verso l’uscita era la risonanza intorno ai 30Hz. In quel momento, interrompevo la prova. Era una gran bella risonanza e la sua forza spaventò letteralmente alcuni membri della troupe. Sinceramente, ero un po’ preoccupato anch’io. Risonanze d’alta qualità a basse frequenze possono essere molto eccitanti! La possibilità che succedesse un incidente era bassa, ma nel caso fosse avvenuto le conseguenze sarebbero potute essere terribili. Non volendo diventare la prima persona sepolta nella piramide in tempi moderni…

Passai diverse notti a prendere misure e dati. Potei osservare nella struttura una buona distribuzione di modi ambientali di risonanza e curiosamente, il sarcofago di granito rosso esibì un numero di modi risonanti che corrispondevano direttamente a quelli ambientali.

…La mia considerazione personale è che le dimensioni della piramide, i suoi materiali di costruzione e il sarcofago all’interno della Stanza del Re, furono progettati per accrescere passivamente (come nell’elettricità zero) qualunque suono fosse presente in quella camera. Presumo, inoltre, attraverso le mie osservazioni, che qualsiasi pressione di vento, specialmente quando la piramide era appena costruita e le sue pareti erano levigate, avrebbe agito come il soffiare attraverso il collo di una bottiglia, un effetto chiamato “Risonanza di Helmholtz”. La pressione del vento creava nella Camera una vibrazione armonica d’infrasuono precisamente a 16 Hz. Essendo anch’io musicista ero particolarmente interessato a trovare un modello d’indicazione musicale a quelle risonanze che formassero un accordo di “Fa diesis”. Antichi testi egiziani indicano infatti che il “Fa diesis” era il centro di risonanza armonica della Terra…

Questa stessa nota è anche quella di riferimento per accordare i flauti sacri di molti sciamani nativi Americani. Praticamente, abbiamo 2.5 milioni di blocchi di pietra ammucchiati in Egitto accordati sulla frequenza della Terra.

…Mesi dopo, cercando di scoprire cosa si poteva celare sul nastro (che aveva registrato) con l’ausilio di un software speciale chiamato “Hyperception”, ho scoperto varie cose che non potevo osservare con il TEF. Il TEF aveva rivelato svariati toni ambientali, alcuni di sotto dei 20 Hz. Esaminando il rilevamento acustico tra un segnale prova e l’altro o le parti silenziose della registrazione, trovai dei suoni a bassissima frequenza (infrasuoni non udibili dall’uomo), risonanze che partivano ad appena qualche Hz arrivando a 15-20 Hz circa.

Il suono permaneva anche nell’assoluto silenzio. Spedii i risultati dei rilevamenti ad un musicologo che faceva parte della nostra squadra ed egli ha confermò che vi era un disegno di frequenze che formavano un accordo di “Fa Diesis”.”

La NASA si avvale di studi egiziani, osservando il suono come fenomeno anche per lo spostamento di oggetti. Interessante il lavoro di Danley che collabora con loro. Lo studio di conoscenze antiche ma molto attuali dimostrano che il suono è un’arma e allo stesso tempo uno strumento per le costruzioni.

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