l ministro della Cultura dice la sua a proposito dello spinoso tema dei figuranti al Teatro Ariston di Sanremo, dove sono previste 380 persone conviventi che saranno disposte a coppie nella platea.
Perché prima nessuno poteva lavorare ed adesso per Sanremo si può?
Riporta una testata:
Sembrava un capitolo chiuso dopo la riunione con il Prefetto di Imperia Alberto Intini, dove c’è stato un confronto tra Rai e autorità per i protocolli da rispettare in base al Dpcm, ma sembra che il tema del pubblico al Teatro Ariston per il prossimo Festival di Sanremo 2021 (dal 2 al 6 marzo) sia ancora da sciogliere. Ieri il ministro della Salute Speranza ha scritto al Comitato Tecnico Scientifico chiedendo con una nota le indicazioni sul “protocollo di sicurezza per artisti e maestranze” e ribadendo che per gli spettacoli “che si svolgono nelle sale teatrali” valgono le norme previste dal Dpcm in vigore “che consente lo svolgimento di spettacoli in assenza di pubblico“.
Una presa di posizione che ha agitato ulteriormente le acque a Viale Mazzini, con “voci insistenti” che riferiscono di come Amedeus e Fiorello siano pronti a lasciare il loro incarico al Festival, tanto da spingere il ministro Franceschini a tornare sulla questione: “Io sono il primo a sperare che l’andamento dei contagi consenta di riaprire al più presto i teatri con le misure di sicurezza necessarie e sto lavorando per questo – ha precisato interpellato dall’Ansa -. Ma le regole vigenti valgono per tutti, dallo spettacolo più grande al teatro più piccolo”.
La questione era stata sollevata dalla FIMI (che rappresenta la gran parte delle case discografiche italiane) che chiedeva un intervento del Cts sulla sicurezza dei cantanti che si esibiranno al Festival. Speranza ha chiesto nella lettera al Cts di pronunciarsi “in tempo utile” sulle “necessarie indicazioni”, tenendo però conto di quanto già è scritto nel Dpcm. A proposito di Dpcm, qualcosa non quadra rispetto a quello che il ministro della Cultura Dario Franceschini ha scritto su Twitter: “Il Teatro Ariston di Sanremo è un teatro come tutti gli altri e quindi, come ha chiarito ieri il ministro Roberto Speranza, il pubblico, pagante, gratuito o di figuranti, potrà tornare solo quando le norme lo consentiranno per tutti i teatri e cinema. Speriamo il prima possibile”. Parole che arrivano sull’onda di alcune polemiche da parte di esponenti dello spettacolo e del teatro che hanno accusato le autorità di due pesi e due misure. Infatti sia cinema che teatri, così come i concerti, sono fermi da mesi a causa della pandemia.
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