A causa delle polemiche in corso, la gente stufa bloccherà il Festival
Se pensano che sia tutto un gioco si sbagliano, la situazione si fa critica
Riporta una testata:
ANSA) – SANREMO, 17 FEB – “Ristoranti, cuochi, camerieri e tutti gli addetti al settore: facciamo vedere che abbiamo le palle, blocchiamo il Festival”: gli appelli a ‘marciare’ sul Festival di Sanremo (2-6 marzo), bloccarlo o usarlo per avere visibilità si stanno moltiplicando sui social. Il covid insomma non è l’unico rischio di questa edizione, pur tra le misure di prevenzione imponenti previste.
Ci sono anche le possibili proteste di alcune categorie esasperate dalla crisi per la pandemia, e sulle quali comunque c’è già attenzione tra le forze di polizia. Il prefetto di Imperia Alberto Intini nei giorni scorsi ha già anticipato che non dovrebbero esserci ‘zone rosse’ in città. E’ stato però deciso di individuare alcune aree, come quella attorno al teatro Ariston, dove sarà vietata la sosta e si potrà solo transitare senza fermarsi.
“Colleghi, cuochi, camerieri, ristoratori – recita un altro messaggio condiviso da diverse persone su Facebook – il primo marzo blocchiamo le entrate al Festival, tocchiamo noi le tasche allo Stato”.
Anche l’Associazione Fieristi Italiana (Afi) ha organizzato una manifestazione. L’appuntamento dal 2 al 6 marzo dalle 8 alle 24 è nella vicinissima piazza Colombo: “Immagina i cancelli del teatro Ariston di Sanremo, dal 2 al 6 marzo, in occasione del Festival noi tutti uniti saremo lì – è scritto nel loro manifesto – chi vestito da zombie, chi con il cappio al collo e per quattro giorni non ci sposteremo mai. Ecco la nostra nota stampa inviata a tutte le tv e i quotidiani nazionali perché raggiungeremo Sanremo da tutte le sedi”. (ANSA).
I giochi stanno finendo, l’èlite, anche se fa finta di non aver capito la gravità della situazione, vuol far sembrare che nulla è cambiato ma la gente è sul piede di guerra a.
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Varianti Covid-19, sedie e banchi di plastica a rotelle, plexiglas, termometro che danneggia la ghiandola pineale, lockdown, zone rosse, arancioni, gialle, tamponi nasali e anali, mascherine, no assembramenti, si chiude e si apre, il virus è pericoloso un giorno, invece da domani andrà in quarantena anche lui… e poi c’è Sanremo… programma che fa da campagna elettorale usando simbologie ambigue, con gran parte degli invitati, che sanno cantare oppure usano un look estremo per essere “più alternativi”, il televoto è truccato, i finalisti e il vincitore/i sono già decisi dietro le quinte. E ora durante il “pauroso” COVID-19 pensano di ripetere la solita roba… boh
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*Correggo una parte dei cantanti di Sanremo non sanno cantare, quelli bravi non li prendono manco in considerazione.
Se ci fosse una “nuovo” De Andrè piuttosto che Rino Gaetano (uccisi dal sistema), la giuria non li prenderebbe nemmeno alle audizioni.
Red Ronnie ne aveva parlato tempo fa, che sono tutti programmi “supposta”.
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Spero accada sul serio e che non siano solo parole, perché di questa finta emergenza e del festival di San Scemo abbiamo le scatole piene!
Non so se avete letto dell’ennesima figura di cacca del medico Galli, che ha perso un’altra occasione per tacere ed è stato smentito dal suo stesso ospedale riguardo le cazzate che aveva sparato sui “reparti pieni per via delle varianti Covid”.
È tutto solo una psy-op avallata dalla psiche labile degli italiani che si fanno intortare da un anno con un fuffa virus e da 75 anni con una finta repubblica.
Adesso plaudono al rettile al governo, che ha solo intenzione di finire di distruggere questo paese.
Italia insorgi!
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