Music of the Spheres è prodotto da Max Martin, che ha sostanzialmente definito i parametri della musica pop nell’ultimo quarto di secolo. Dopo essersi fatto un nome come hitmaker di punta dell’era teen-pop degli anni ’90, creando classici che hanno fatto carriera con artisti del calibro di Britney e Backstreet, da allora Max ha collaborato con superstar affermate come Taylor Swift e The Weeknd, aiutandole a raggiungere livelli insondabili di popolarità globale, allineandole alle èlite musicali. Da parte loro, i Coldplay non sono mai mancati nell’ambizione di conquistare il mondo mentre hanno diligentemente seguito la marea della musica popolare lontano dai suoni rock tradizionali nell’ultimo decennio. Quindi questa collaborazione per l’intero album ha senso in un certo senso in termini di numeri e cifre, specialmente dopo il record del 2019 consapevolmente modesto della band Everyday Life, il loro LP più venduto fino ad oggi. La noia regna sovrana e nei video promozionali i Coldplay hanno inserito degli elementi transessuali e drag in linea alle direttive mondialiste.
Fin dal 2005 Chris descrisse l’etica dei Coldplay in questo modo: “Non possiamo assolutamente diventare più grandi, dobbiamo solo migliorare”. La clamorosa immensità di Spheres suggerisce che la filosofia della band è stata invertita: i Coldplay non possono superare ciò che hanno già fatto artisticamente, ma forse possono comunque segnare diversi miliardi di stream in più.

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