Alanis Morrisette è tornata a far parlare di sè in questi giorni per il clamore di un documentario dove si evidenzia una squallida storia di abusi sessuali. La star ha dichiarato che un suo produttore che chiamava Zio abusava di lei fin da quando aveva 12 anni. In particolare una rivista americana cita:
Secondo il Washington Post, nel film della HBO, intitolato Jagged, Morissette ha affermato che più uomini hanno fatto sesso con lei quando era una pop star canadese di 15 anni. “Mi ci sono voluti anni di terapia per ammettere che c’era stato un qualsiasi tipo di vittimizzazione da parte mia”, ha detto Morissette.
“Dicevo sempre che ero consenziente, e poi mi veniva ricordato che ‘ehi, avevi 15 anni, non sei consenziente a 15 anni’.
“Ora penso: ‘Oh sì, sono tutti pedofili. È tutto uno stupro legale'”.
La Morissette non ha fatto i nomi dei presunti abusatori nel film, ma ha detto che in passato gli addetti ai lavori hanno ignorato le sue accuse.
“L’ho detto a un po’ di persone e la cosa è caduta nel vuoto”, ha detto la cantante.
Sempre un’altra testata riporta:
In passato, l’artista aveva già provato a toccare l’argomento ma riferendosi alla sfera lavorativa: “Quasi tutte le donne che lavorano nel mondo della musica sono state aggredite, molestate o stuprate. È un aspetto onnipresente, più nella musica che nel cinema. Se non avessi un intero team di terapisti da tutta la vita, non credo che sarei ancora qui”.
Per raccontare di se stessa, invece, Alanis Morissette ha voluto attendere il momento più opportuno. Questa scelta non deve sorprendere, poiché sono tante le donne che decidono di tenersi dentro il dolore per non lasciarsi sopraffare ma anche per cercare di far rimarginare le ferite.
Se da una parte la parola pizzagate era stata considerata ‘complottismo’ sta di fatto che le dichiarazioni della Morrisette sono ben chiare, “SONO TUTTI PEDOFILI”. Adesso siamo in attesa di verificare il modus operandi della stampa italiana che metterà il bavaglio a queste dichiarazioni.
Musicaeanima.com
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Brava la Morrisette a parlare di ciò che le
è accaduto e per il coraggio che ci ha messo.
Non è affatto facile parlare di queste cose, perché hanno il mondo contro.
Purtroppo di quanto dice ho conferme da conoscenze che fanno musica all’estero -perché in Italia lasciamo perdere che è meglio- che quello discografico è un mondo totalmente marcio e corrotto come tutti gli altri.
Persino i Porcupine Tree, e mi riferisco a Steven Wilson e Richard Barbieri, dicono spesso che odiano il mondo musicale delle etichette discografiche per quello che sono diventate negli ultimi 40 anni e che fanno dischi e poi si prendono lunghe pause per sfuggire a quel mondo, per cui non c’è da stupirsi.
Sappiamo ormai che pedofilia e satanismo sono collegati dalla questione adenocromo, ma sapevate che il personale sanitario italiano fa parte di sette sataniche e costoro uccidono pazienti per sacrificarli ai loro demoni?
Ecco il link della notizia:
https://www.romalive.org/primo-piano/satanismo-morti
Questo mondo signori è tutto da rifare.
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L’ha ripubblicato su The sense.
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