Criss Oliva, il chitarrista mai dimenticato

Oggi raccontiamo la storia e la vita di una grande chitarrista, Criss  Micheal Oliva

Un guitar hero mai dimenticato di una grande band come i Savatage

L’infanzia di Criss

Criss è nato a Pompton Plains, New Jersey, il 3 aprile 1963. Era il più giovane di quattro fratelli, due fratelli maggiori, Tony (9 anni più grande) e Jon (3 anni più grande) e la sorella, Joann (11 anni più grande).

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A un certo punto i suoi fratelli e la sorella imballarono  le loro valigie e Criss rimase  da solo. Criss era anche molto viziato come un bambino, secondo i suoi genitori. Raccontano di come non  avesse  più nulla da chiedere. Tuttavia in  quel periodo da solo strinse e sfioro’ la morte per la prima volta. Non avrebbe nemmeno immaginato che il ritorno del fratello Jon gli avrebbe cambiato la vita.

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Ecco la prima  storia: il padre stava pescando dopo il lavoro presso  un piccolo lago vicino alla loro casa nel New Jersey. Zio Leo doveva  guardare il giovane bambino quando giocava vicino alla riva. Per fortuna il signor Oliva era vicino alla riva, mentre sedeva  e pescava  e vide il suo giovane figlio galleggiare a faccia in giu’ in acqua. Il signor Oliva era in stato di shock . Tirò Criss alla sicuro e da allora in poi si instauro’ un legame speciale tra di loro. L’unica cosa che ha salvato la vita Criss fu una giacca che assomigliava a un salvagente.

Nel 1973 la famiglia si  riunisce di nuovo e si trasferisce a  Escondido, in California. Uno dei passatempi di Criss era andare in moto nelle montagne vicine con il fratello Jon.

Criss godeva nel fare  modellini di plastica e aerei, nonché delle sue auto Matchbox. Secondo i suoi genitori, aveva Matchbox (tipo le Hotwheels da noi in Italia per intenderci) in tutta la casa.

Criss e la chitarra

La famiglia Oliva si trasferì poi  a Dunedin, in Florida, nel 1976. Jon  trovo’ definitivamente la sua vocazione musicale in California: la musica ora lo aveva attirato a se’. Questo accadde perche’  Jon mostro’ alcuni accordi  con la chitarra e Criss si emozionò: trovo’ l’amore della sua vita , la chitarra! Da allora  trascorse innumerevoli ore per capire le  canzoni  dai suoi dischi preferiti.
Criss e Jon formarono gli  Avatar nel 1978 e si denominarono come  Criss ” Tower ‘e Jon’ Alien ‘.

Le origini degli Avatar e dei  Savatage

Nel 1980 si incontrarono  con il batterista Steve Wacholz e si esercitavano  in una baracca dietro casa Oliva, in seguito soprannominata ‘The Pit’ dalla band.

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E ‘stato qui che Steve Wacholz creo’ il suo moniker ,’ Dr. Killdrums ‘, che riflette il suo stile di suono, duro e secco. Suonarono nel  circuito di  Tampa , il Clearwater Club come trio per un paio di anni. Più tardi aggiunsero  Keith Collins nel 1981 come bassita.  Nel 1982 la band rilascia un E.P. con  la Par Records. Nel 1983 cambiarono  il nome band della  da Avatar a Savatage a causa di problemi di copyright.

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Il giorno fatale

Alle dieci del mattino di Domenica 24 Giugno 1984 Criss sposo’ la sua fidanzata delle scuole medie,  Alba Hopkins a Philippe Park.
La band firmo’ un contratto discografico con la Atlantic Records nel 1985 e poi sostitui’ Collins con Johnny Lee Middleton. I Savatage erano nella monumentale formazione storica. Poi avvenne una di  quelle cose che nessuno mai vorrebbe.

Il 17 ottobre 1993 intorno 03:30 durante la guida sulla strada statale 301, per il Quarto Festival  del bestiame annuale tenutasi a Zepherhills, Florida, appena a nord di Tampa, una macchina in arrivo attraversò la corsia  e colpi’ l’auto di Criss, una  Mazda RX7  del 1982, uccidendolo all’istante. La moglie Alba fu  ricoverata al Tampa General Hospital con lesioni interne della testa e dell’addome, il cranio fratturato, schiena, polso destro e parte  inferiore della gamba sinistra. L’altro conducente (quello che provocò l’incidente) è stato trovato positivo all’alcool test ed aveva un contenuto  nel sangue dello 0,294% ( il limite legale Florida è 0.10%) e aveva costole fratturate, mascella, naso, polso destro ed entrambi le parti inferiori delle gambe con lacerazioni al viso e la mano destra. Era andata bene alla fine all’autore di quella tragedia. Ma il tribunale non fu tanto clemente.

L’autista ubriaco è stato accusato e condannato per  omicidio colposo, lesioni gravi, e omicidio veicolare ( com’era definito negli States). Fece invece solo 18 mesi  in prigione ma gli venne revocata la patente  a tempo indeterminato. Gli fu anche ordinato di scrivere alla famiglia Oliva una lettera di scuse e sta attualmente pagando la restituzione di $ 100 al mese alla famiglia Oliva come risarcimento danni. Il risarcimento e’ a vita. Criss aveva solo  30 anni al momento della sua morte.

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Il ricordo di un grande artista

Criss era uno dei chitarristi piu’ dotati nel mondo dell’Heavy Metal. I riff avevano riferimenti alla musica classica come il fratello Jon gli aveva insegnato. Tutti le armonie ed i solos di Criss erano particolari, pieni di potenza e pathos. Soprattutto Criss aveva creato un suono suo, una sua distorsione, non paragonabile a nessun altro.

                                 

Criss e’ stato ricordato da altre band con le seguenti canzoni:

  • 1994 – Alone You Breathe dei Savatage (dall’album Handful of Rain)
  • 1994 – R.I.P. (Undone) degli Overkill (dall’album W.F.O.)
  • 1994 – Thunder & Rain Part 1 & Thunder & Rain Part 2 dei Vicious Rumors (dall’album Word of Mouth)
  • 1996 – No More Darkness dei francesi Dream Child (dall’album Torn Between Two Worlds)

Il fratello Jon  ha dedicato molte volte ovviamente anche  la stupenda  canzone contenuta nell’album Gutter Ballet, composto con Criss,”When The Crowds are gone”. Il testo e l’emozione riesce a diventare ancora piu’ forte immaginando  Jon che canta quelle parole pensando a suo fratello:

“When The Crowds Are Gone”

When The Crowds Are Gone Quando La Folla Se N’é Andata
I don¹t know where the years have gone
Memories can only last so long
Like faded photographs, forgotten songs
And the things I never knew
When the skin is thin, the heart shows through
Please believe me what I tell you is trueWhere¹s the light, turn then on again
One more night to believe and then
Another note for my requiem
A memory to carry on
The story¹s over when the crowds are goneAll my friends have been crucified
They made life a long suicide true
Guess we never figured out the rules
But I¹m still alive and my fingers feel
I¹m gonna play on till the final reel¹s through
And read the credits from a different view

Where¹s the lights, turn them on again
One more night to believe and then
Another note for my requiem
A memory to carry on
The story¹s over when the crowds are gone

When the crowds are gone
And I¹m all alone
Playing a final song
Now that the lights are gone
Turn them on again
One more time for me my friend
Turn them on again
I never wanted to know
Never wanted to see
I wasted my time till time wasted me
Never wanted to go
Always wanted to stay
Cause the person I am are the parts that I play
So I play and I plan
And hope and I scheme
To the lure of a night
Filled with unfinished dreams
And I¹m holding on tight
To a world gone astray

As they charge me for years
I can no longer pay

And the lights
Turn them off my friend
And the ghosts
Well just let them in
Cause in the dark
It¹s easier to see

Non so dove sono finiti gli anni
Solo i ricordi possono durare cosi a lungo
Come fotografie sbiadite, canzoni dimenticate
E le cose che non ho mai saputo
Quando la pelle é sottile il cuore traspare
Ti prego credimi quando ti dico ciò che é vero

Dov’é la luce? accendila ancora
Ancora una notte per credere e poi
Un’altra nota per il mio requiem
Un ricordo da portarsi dietro
La storia della folla che se n’é andata

Tutti i miei amici sono stati crocifissi
Hanno fatto della vita un lungo suicidio
Penso che non capiremo mai le regole
Ma io sono vivo e le mia dita sono ancora sensibili
Suonerò fino all’ultimo giro
E leggerò i titoli di coda da una prospettiva diversa

Dov’é la luce? accendila ancora
Ancora una notte per credere e poi
Un’altra nota per il mio requiem
Un ricordo da portarsi dietro
La storia della folla che se n’é andata

Quando la folla se n’é andata
e resto solo
suonando l’ultima canzone
con le luci ormai spente
le riaccendo ancora
ancora una volta, per me amico mio
le riaccendo ancora
Non ho mai voluto sapere
Non ho mai voluto vedere
Spendo il mio tempo fino a quando ce n’é
Non ho mai voluto andare
Ho sempre voluto restare
Perché la persona che sono sono gli episodi che suono
Cosi io suono e pianifico
spero e tramo
verso il richiamo di una notte
piena di sogni infiniti
Ed io resisto duramente
in un mondo che ha perso la strada

Mi hanno fatto pagare per anni
Ed io non potrò pagare ancora per molto

E le luci
si spengono amico mio
e i fantasmi
le stanno a guardare
perché nell’oscurità
é più facile vedere

 criss1

Musicaeanima.com

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