Colonne Sonore – Old di M. Night Shyamalan

 


Old, racconto di un gruppo di turisti in un paradiso tropicale che si trova prigioniero di una spiaggia in cui il tempo scorre in modo assai più rapido rispetto alla norma (mezz’ora corrisponde all’incirca a un anno di vita), si riallaccia a molti dei temi cardine attorno ai quali ha ruotato la poetica espressiva di Shyamalan: il rapporto genitoriale, per esempio, ma anche il conflitto perenne tra fede e scienza, la crisi coniugale, e l’idea di un protagonista in qualche modo imprigionato in uno spazio definito. Tutti elementi che il regista di origini indiane ha già ampiamente sviscerato nel corso della sua carriera, e che qui vengono declinati in un’ottica in cui il genere di riferimento – ovviamente l’horror – appare sempre più un orpello, o per meglio dire un aggancio, la volontà di aggrapparsi al popolare per discettare di temi universali, cercando risposte agli inesausti interrogativi dell’umanità su di sé e sul senso della propria esistenza. Ma Old, proprio nello scegliere di ragionare su una riscrittura così evidente e dichiarata del tempo (Shyamalan ha lavorato alla sceneggiatura partendo come suggestione da Sandcastle, graphic novel di Pierre-Oscar Levy e Frederick Peeters) non è solo una riflessione, dolcissima e dolente, sull’invecchiamento e la perdita progressiva degli affetti, ma sul senso stesso del cinema. Mettendo in scena personaggi che vivono un’intera vita nell’arco di sole poche ore, Shyamalan non fa infatti altro che teorizzare ciò che il cinema naturalmente fa, sempre, in ogni occasione. La spiaggia maledetta diventa dunque un proscenio cinematografico, un set perenne in cui i personaggi non hanno coscienza del copione: non è casuale che il regista scelga per il proprio abituale cameo il personaggio del “controllore”, che spia quel che accade sulla spiaggia a distanza di sicurezza, da un cannocchiale. È lui stesso il primo spettatore di quel film che sta massacrando uno per uno gli sventurati che si ritrovano chiusi tra la scogliera e l’acqua: una vita che scorre rapida, e finisce.

Tracklist

  1. Main Title Theme (1:29)
  2. Siblings (0:57)
  3. Morning Swim (0:54)
  4. Slot Canyon (1:39)
  5. Body (2:17)
  6. Feel Different (1:28)
  7. Have You Seen My Children? (1:21)
  8. Disoriented (1:27)
  9. Collapse (2:20)
  10. Surgery – Trevor Gureckis & Jay Wadley (3:09)
  11. Delivery (5:16)
  12. Reflections (1:13)
  13. Knife – Trevor Gureckis & Jay Wadley (1:09)
  14. Tell Me (1:32)
  15. Need Time (2:24)
  16. Climb (2:37)
  17. Now (1:39)
  18. Attack – Trevor Gureckis & Jay Wadley (5:09)
  19. Last Moments (2:16)
  20. Sandcastle (1:11)
  21. Message – Trevor Gureckis & Jay Wadley (2:51)
  22. Watchers (2:01)
  23. Return (2:53)
  24. Looking Back – Trevor Gureckis & Jay Wadley (2:58)
  25. Remain – Saleka (3:01)
  26. Are There Others? (1:49)


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