L’industria musicale, gli Illuminati e il gender-fluid

Se non avete mai sentito il termine gender fluid, non preoccupatevi. Il problema attuale è che SIAMO OBBLIGATI, COSTRETTI AD ACCETTARE tutto quello che viene spacciato per libertà. Il Gender Fluid ci rende persone migliori?

 

Leggiamo un articolo che ne parla:

 

Se non avete mai sentito il termine gender fluid, non preoccupatevi. Semplicemente significa che, come la strangrande maggioranza dei comuni mortali, frequentate poco una certa scena, un po’ artsy e un po’ (ma non necessariamente) queer di San Francisco. In breve, non si tratta di essere uomo o donna, gay, etero o bi, si tratta di sentirsi “a volte un ragazzo, a volte una ragazza.” A seconda dei momenti. Un’indecisione di genere che sta diventando sempre più comune (o di moda?) tra alcuni artisti californiani.

Prendiamo Mim Weisburd, un’artista emergente della Bay Area, nonché feature di Zeek magazine, un trimestrale culturale basato a New York, ma che di tanto in tanto butta l’occhio anche sulla West Coast. Lei (che ogni tanto si sente un lui) ci racconta che “essere gender fluid significa identificarsi come né maschio né femmina, oppure entrambi, e rifiutare il concetto che esistono due generi.” Più che una ribellione contro la biologia, continua, è una ribellione contro i limiti imposti dalla Storia: “Nel corso della Storia il concetto di genere è stato utilizzato per definire, limitare e controllare le persone in ogni modo, dentro e fuori, dalla percezione di sé ai legami familiari, dallo status sociale ai ruoli civici, dai modelli di comportamento alle relazioni interpersonali.”

E questo, naturalmente, ha delle ripercussioni nelle scelte artistiche, ci racconta Mim: “Esploro la condizione umana dalle prospettive più disparate, perché in quanto individuo gender fluid non do nulla per scontato e sono convinta che vivere al di fuori da un sistema binario di genere mi abbia portato a mettere in dubbio molti aspetti dell’esistenza umana che sono spesso dati per assodati.” Più è radicato il rifiuto dei modelli primari da parte dell’individuo, più forte è il legame con gli archetipi nella sua produzione artistica: “Il fatto di provenire da una condizione così profonda di messa in dubbio spesso porta a un lavoro che è di natura archetipica o simbolica,” prosegue Mim. “E dal momento che credo che noi tutti possediamo una miriadi di aspetti, esploro la mia relazione con gli archetipi di mascolinità, femminilità, compassione, morte, vita, rinascita, e via dicendo”.

Il problema, forse, è che a furia di mettere tutto e tutti in discussione, a furia di volere ricominciare ogni volta da capo, diventa quasi impossibile crearsi una poetica coerente. I lavori di Mim saltano di palo in frasca dal Kitsch figurativo duro e puro (quasi sempre con riferimenti religiosi: “Sono attirata dalle Vergini di plastica e dai Buddha di ceramica perché queste cianfrusaglie prodotte in massa rappresentano costrutti divini“) al necrofilo in stile complemento d’arredo per Halloween (“La morte non è la fine, ma un fatto che è al centro stesso del circolo della nascita, crescita, morte, decomposizione e rinascita. Senza la morte non esiste trasformazione ed è la paura della morte che impedisce la guarigione”.)

Eppure Mim Weisburd si è guadagnata/o l’attenzione dei media per una sua performance, molto azzeccata, di human canvas. Su richiesta del poeta Darcy Lyon in occasione della presentazione del suo libro The Wisdom of Desire, Mim ha dipinto davanti al pubblico un modello mentre alcune poesie di Lyon venivano lette. Come se il legame tra pittura e letteratura non fosse già abbastanza esplicitato così, anche il modello che si prestava a essere dipinto era a sua volta un autore, R Forbidden Light Michael (un tipo fissato con la morte e l’S&M, ma questa è un’altra storia…).

La performance, che tanto è piaciuta al pubblico, è stata immortalata in questa gallery fotografica che vi riproponiamo qui. Risultato? Mim ha scoperto che il binomio human canvas-letteratura è una formula che piace. In programma c’è una collaborazione con lo scrittore C. Theodore Walker per un progetto analogo. Con una sola differenza: questa volta sarà l’autore stesso a essere dipinto.

 

Ovviamente l’articolo riportato ne parla come un fatto positivo. Siccome a noi piace osservare eccovi qualche foto con artisti Gender-Fluid.

 

La beta Kitten Miley Cyrus e il suo amico per la pelle

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Miley Cyrus è l ‘esempio lampante di una ragazza allevata nello star system dysneyiano. Miley è partita da ragazza innocente in serie televisive per ragazzi fino a diventare come questa donna a cavalcioni. La sua vita è una sua scelta non quella di tutti. E’ l’industria discografica che la trasforma in una star da ammirare.

Altre star del cinema e della musica

 

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Il Gender-Fluid è semplicemente la cultura sociale propinata, spacciata per avanzamento e progresso  che nasconde meschinità di ogni sorta, sostenuta dall’establishment discografico e cinematografico.

Fermo restando che ognuno è libero di fare quello che ritiene più opportuno, è altrettanto vero che l’imposizione di questa confusione estetica ha ben altre radici. Infatti se l’alternanza maschile-femminile come dualità di ogni persona dovrebbe essere utilizzata per fini più nobili, la società la impone in una maniera tale che se non accetti sei un razzista e un arretrato mentale!

Il gender-fluid è stato spinto dall’industria cinematografica e musicale per le prime volte con  Conchita Wurst , in origine uomo che è diventato questo ibrido. Ha ricevuto molti premi ma meritava queste vittorie in ambito musicale? Oppure è stato spinto in maniera esagerata dalla casa discografica?

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Avete mai ascoltato un brano di questo artista premiato? La confusione sessuale è attivamente sostenuta dagli Illuminati del Governo Mondiale. Infatti ecco i suoi incontri.

L’incontro con Ban Ki-moon

Il 30 ottobre 2014 il cantante si esibisce nella sede ONU di Vienna alla presenza di Ban Ki-moon. Inoltre assieme al segretario generale delle Nazioni Unite partecipa a un dibattito sul rispetto dei diritti umani e per la promozione della tolleranza.

Il concerto al Parlamento europeo

A ottobre 2014 ha effettuato un concerto davanti al Parlamento europeo, a Bruxelles, dopo essere stata invitata dai Verdi, dai Socialisti, dalla Sinistra Europea e anche dai Popolari e da alcuni parlamentari italiani (tra i promotori italiani dell’iniziativa troviamo Daniele Viotti), Olanda, Finlandia e Austria. In tale contesto Wurst è stata definita la Voce europea.

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E’ tolleranza invece obbligare gli adolescenti a vedere, ascoltare delle persone che hanno fatto della loro vita una scelta  confusa, elegiarli con dei premi  e propinare tutto  per avanzamento sociale senza raccontare le nefandezze esistenti dietro questo teatrino?

 

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Concludendo l’industria musicale ha un grande peso sulle scelte sociali e culturali di un epoca. Noi ne siamo una dimostrazione ma ognuno è libero, per scelta, di accettare oppure rendere indifferente queste ibridazioni. Questo tipo di cultura  ha radici che arrivano ai tempi prima di Cristo e lo scopo è ben diverso dal grande ideale di libertà.

Se sei interessato ad alcuni promotori del tipo gender-fluid  leggi questi articoli:

Il party disgustoso dei discografici e degli attori

 

Lady Gaga, Marina Abramovic e il party aberrante con gli Illuminati

 

L’interpretazione del video di P!nk “Just like fire”

( per il ruolo della Dysney )

Kesha la sentenza del 19 febbraio

 

Aggiornamenti sul caso Kesha

 

Questi sono esempi di persone famose che hanno a che fare con gli Illuminati. Il caso Kesha è stato lampante sul modus operandi di questi soggetti promotori del gender-fluid a livello mondiale. Ad ognuno la sua conclusione privata, personale senza giudizio. Sii te stesso per primo.

 

 

David

 

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Fonte citata

 

 

 

 

 

 

2 pensieri su “L’industria musicale, gli Illuminati e il gender-fluid

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